ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO

Codice Fiscale: “93288540722”

Via San Gaspare del Bufalo n° 1

70129 BARI (BA)

Approvato con Verbale di Assemblea dei Soci

del 12 ottobre 2020

  

ART. 1 – PREMESSA

Ai sensi delle vigenti norme di legge sugli Enti del Terzo Settore (D.Lgs. 117/2017 e s.m.i. del 3 luglio 2017 – Codice del Terzo Settore) e di ogni altra disposizione legislativa ad essa collegata, è costituita l’Associazione di Volontariato denominata “ALIVOL PUBBLICA ASSISTENZA ODV” (di seguito Associazione), apartitica, apolitica, senza fini di lucro, presso la Sede di Bari, Via San Gaspare del Bufalo, n. 1 (CAP: 70129), Codice Fiscale 93288540722, al fine di garantire la partecipazione responsabile di cittadini di ambo i sessi che a vario titolo concorrono nella funzione di assistenza socio-sanitaria e di Protezione Civile.

ART. 2 – DISPOSIZIONI GENERALI

a) Il presente Regolamento Interno dell’Associazione attua le norme dello Statuto Sociale (di seguito Statuto) dell’Associazione, adottato dall’Assemblea Ordinaria dei Soci nella seduta del giorno 23 novembre 2019, e disciplina gli aspetti organizzativi interni. Esso discende dallo Statuto, che rimane il riferimento normativo fondamentale e lo integra al fine di delineare nel dettaglio le linee organizzative ed operative.

b) Per l’approvazione valgono i quorum deliberativi dell’Assemblea Ordinaria, Art. 19 dello Statuto.

c) E’ preciso dovere degli associati, dei dipendenti e di chiunque frequenti la sede di conoscere ed attenersi allo Statuto e al presente Regolamento; la non conoscenza dello Statuto e del Regolamento non giustifica una eventuale inosservanza.

ART. 3 – EMBLEMA ASSOCIATIVO

3.1 – Descrizione

L’emblema dell’Associazione è costituito dalla scritta “Alivol” di colore blu elettrico e creata con carattere “ariston” con la sola iniziale maiuscola, tranne la lettera “v” all’interno di essa, che è stata creata graficamente ed è sormontata da tre triangolini, di dimensioni quasi uguali tra loro e di forma obliqua, due dei quali rivolti con il vertice all’insù ed uno, quello centrale, con il vertice all’ingiù. I tre triangolini sono uniti tra loro su un’unica linea orizzontale immaginaria, tanto da raffigurare nel loro insieme un gabbiano in volo.

La scritta “PUBBLICA ASSISTENZA ODV”, invece, è stata creata con carattere “bauhaus 93”, tutta in maiuscolo, di colore rosso, ed è posizionata subito sotto la scritta “Alivol” occupando la stessa lunghezza di quest’ultima.

Sulla denominazione sociale, infine, posizionata sulla parte sinistra della A di “Alivol”, è raffigurata la croce paramedica nel suo colore blu originale, tranne il simbolo del serpente in essa raffigurato, che è di colore giallo, e sulla parte destra sono raffigurati i simboli dell’ANPAS e della Protezione Civile, posti il primo sotto l’altro, nel colore originale.

3.2 – Modifiche

L’emblema associativo, a discrezione del Consiglio Direttivo, potrà subire modifiche e/o integrazioni.

3.3 – Utilizzo

L’emblema associativo non può essere utilizzato per interessi personali o di singoli o di gruppi di associati, senza l’autorizzazione del Consiglio Direttivo. In particolare, è fatto divieto di utilizzare l’emblema associativo al di fuori di attività di servizio o di rappresentanza dell’Associazione.

ART. 4 – BANDIERA E STENDARDO ASSOCIATIVO

La bandiera e/o lo stendardo associativo possono essere esposti nelle manifestazioni pubbliche e/o private su esplicita autorizzazione del Consiglio Direttivo. In tali occasioni, gli stessi dovranno essere accompagnati da almeno due associati contraddistinti dall’emblema associativo.

ART. 5 – ATTIVITA’ SOCIALE

5.1   In conformità ai suoi scopi statutari l’Associazione agisce su basi democratiche ed i suoi Organi di cui all’art. 15 dello Statuto sono l’espressione di libere scelte assembleari.

5.2   L’Associazione aderisce, sino ad eventuale recesso, o comunque sino a quando per qualsiasi motivo venga a cessare tale adesione, all’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze (di seguito all’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze (di seguito ANPAS), riconoscendone i principi ispiratori e promuovendone la conoscenza sul territorio attraverso la divulgazione dell’opera svolta, oltre ad esserne parte attiva nella gestione. Pertanto, il logo dell’ANPAS deve sempre accompagnare quello associativo, per tutto il periodo di mantenimento dell’iscrizione, stabilito dall’Organo Direttivo.

5.3   L’Associazione, allo stesso modo, aderisce al Dipartimento della Protezione Civile, promuovendone la conoscenza sul territorio attraverso la divulgazione dell’opera svolta, oltre ad esserne parte attiva nella gestione. Pertanto, il logo della Protezione Civile deve sempre accompagnare quello associativo, per tutto il periodo di mantenimento dell’iscrizione, stabilito dall’Organo Direttivo.

5.4   L’Associazione per il raggiungimento dei propri scopi organizza e svolge le seguenti attività di volontariato, previste dall’Art. 3 del vigente Statuto (Scopi Associativi), stabilendone le modalità:

a) servizi di trasporto e soccorso sanitario di tipo primario (interventi di soccorso sanitario in emergenza-urgenza);

b) servizi di trasporto sanitario di tipo secondario a valenza sociale (trasporti da domicilio a struttura sanitaria per visite e/o esami, cicli di terapia presso Enti vari, consegna a domicilio di farmaci o materiale sanitario);

c) assistenze a manifestazioni di massa, sportive, culturali e religiose;

d) azioni di soccorso sanitario, sulla base dei piani nazionali, regionali e locali di Protezione Civile, in caso di maxi emergenze, emergenze non convenzionali e calamità naturali;

e) tutela e protezione dell’ambiente;

f) promozione di iniziative di informazione e formazione sanitaria e di prevenzione della salute nei suoi aspetti sanitari e sociali e di altra iniziativa ritenuta idonea ad arricchire le conoscenze e le esperienze dei Soci. Nello svolgimento delle proprie attività sociali di formazione, l’Associazione si avvale dell’opera personale, gratuita e spontanea dei propri Soci per i quali promuove e auspica una sempre maggiore professionalità.

ART. 6 – I SOCI

a) I Soci si impegnano alla realizzazione degli scopi previsti dallo Statuto per fini di solidarietà ed assistenza, prestando la loro opera di Volontariato, anche di Protezione Civile, gratuitamente e disinteressatamente a favore dei cittadini e della collettività in situazioni di difficoltà.

b) I Soci per lo svolgimento delle attività associative, sono coperti da polizza assicurativa morte, infortunio e da polizza per responsabilità civile verso terzi. I relativi oneri saranno a carico dell’Associazione.

6.1 – Requisiti

a) possono entrare a far parte dell’Associazione tutti i cittadini senza distinzione di sesso, di nazionalità, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali, di età non inferiore a 16 anni, i quali non abbiano riportato condanne penali per reati dolosi contro le persone o contro il patrimonio, che condividono le finalità dell’Associazione, che si impegnano a rispettarne lo Statuto e/o il Regolamento;

b) la persona di età non inferiore ai 16 anni e che non abbia raggiunto la maggiore età (18 anni) può fare domanda per essere ammessa quale Socio dell’Associazione purché la stessa sia corredata di assenso sottoscritto, quale autocertificazione (Dichiarazione Sostitutiva dell’Atto di Notorietà), resa ai sensi dell’art. 66 del D.P.R. 445/2000 e dell’art. 495 del C.P, da parte dei due genitori o di chi ne esercita la responsabilità genitoriale;

c) chi intende aderire all’Associazione deve presentare domanda di iscrizione al Consiglio Direttivo, o ad un Consigliere appositamente delegato dal Consiglio;

d) la domanda di ammissione a Socio deve essere redatta mediante la compilazione di apposito modulo disponibile presso l’Associazione, deve inoltre essere corredata di copia della Carta d’Identità, Patente di Guida, se abilitata, Tessera Sanitaria, eventuali titoli, Certificato di Idoneità psico-fisica in corso di validità e consenso scritto al trattamento dei dati personali. Tutta la documentazione sarà raccolta e conservata nel fascicolo personale di ogni Socio;

e) l’appartenenza dell’aspirante Socio ad un’altra Associazione di Volontariato similare non consente l’accettazione della domanda di ammissione, salvo diverse decisioni assunte dal Consiglio Direttivo che ne avrà esaminato le particolari attitudini e/o i particolari requisiti utili a migliorare il funzionamento dell’Associazione;

f) la successiva iscrizione e/o adesione del Socio ad un’altra Associazione di Volontariato similare, senza preventiva autorizzazione da parte del Consiglio Direttivo, sarà motivo di perdita dei requisiti e conseguente esclusione dall’Associazione;

g) per lo svolgimento di attività d’emergenza, deve impegnarsi, inoltre, a produrre il Certificato di Casellario Giudiziale Penale e il Certificato dei Carichi Pendenti, necessari in quanto in tale attività il Volontario assume le funzioni di “Incaricato di Pubblico Servizio”; tali funzioni derivano, secondo la Corte di Cassazione, dalla qualifica del soccorso quale “SERVIZIO DI PUBBLICA UTILITA” (art. 358 C.P.);

h) l’Associazione garantisce il trattamento dei dati personali secondo le modalità previste dalle vigenti Leggi in materia (D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196) e successive variazioni ed integrazioni;

i) l Consiglio Direttivo entro sessanta giorni dovrà deliberare in merito all’accettazione della domanda; nell’eventualità che la domanda dell’aspirante Socio venga rigettata, questi può appellarsi all’Assemblea dei Soci entro 60 (sessanta) giorni dalla delibera del diniego. L’Assemblea dei Soci si pronuncerà in via definitiva alla prima adunanza utile.

6.2 – Categorie

Tutti i Soci iscritti all’Associazione si suddividono in cinque categorie:

a) Aspiranti Volontari: tutti coloro che ne faranno domanda, accettando di rispettare il contenuto dello Statuto e del presente Regolamento Interno. L’inserimento dell’Aspirante Volontario nell’Associazione dovrà ottenere il benestare del Consiglio Direttivo entro i sessanta giorni successivi. L’aspirantato ha la durata di 3 (tre) mesi di ininterrotto e lodevole servizio dalla data della delibera consigliare di accettazione, al termine del quale, gli Aspiranti Volontari passano alla categoria di Volontari. I Soci Aspiranti iscritti da meno di 3 (tre) mesi partecipano all’Assemblea, ma non hanno diritto di chiederne la convocazione, di eleggere e di essere eletti, né diritto ad incarichi rappresentativi e di coordinamento;

b) Volontari: tutti i Soci Aspiranti che, dopo aver superato il periodo di aspirantato di 3 (tre) mesi abbiano dimostrato di aver acquisito le conoscenze teoriche e pratiche necessarie allo svolgimento delle attività statutarie, che prestano con regolarità la propria opera all’interno dell’Associazione. Essi partecipano all’Assemblea, hanno diritto di chiederne la convocazione, di eleggere e di essere eletti, e diritto ad incarichi rappresentativi e di coordinamento;

c) Sostenitori: coloro che abbiano raggiunto la maggiore età e ottenuto il benestare del Consiglio Direttivo, che condividono gli scopi perseguiti dall’Associazione versando la quota associativa annuale nella misura stabilita dall’Assemblea dei Soci, pur non prestando, di norma, la loro opera all’interno della stessa. I Soci Sostenitori che hanno maturato una anzianità di almeno 6 (sei) mesi dalla data di iscrizione nel Libro Soci, hanno il diritto di votare in Assemblea, di eleggere e di essere eletti, purché in regola con il versamento della quota sociale;

d) Benefattori: i cittadini nominati dal Consiglio Direttivo che abbiano contribuito con lasciti ed opere allo sviluppo e al benessere dell’Associazione. Essi hanno il diritto di votare in Assemblea, di eleggere e di essere eletti, e sono esonerati dal versamento della quota associativa annuale;

e) Onorari: persone fisiche che, pur non svolgendo attività sociale, si sono distinte per valore professionale e culturale o si sono fatte particolarmente onore nel sostenere l’Associazione o di fini da essa perseguiti e, per questo sono state insignite di tale qualità dal Consiglio Direttivo. Essi non hanno diritto al voto e non sono eleggibili nelle cariche sociali. Sono, inoltre, esonerati dal versamento della quota sociale annuale.

ART. 7 – PRINCIPI GENERALI E NORME DI CONDOTTA (DIRITTI)

Il Socio ha il diritto di:

a) voto ed eleggibilità. Sono esclusi da tale diritto gli Aspiranti Volontari che non abbiano maturato i 3 (tre) mesi di anzianità di iscrizione. I Soci Onorari, i Soci Benefattori, e tutti i Soci che non siano in regola con il versamento della quota associativa, che abbiano avuto un comportamento contrastante con i principi contenuti nello Statuto e/o non abbiano rispettato le regole stabilite con il presente Regolamento o con le decisioni assunte dagli Organi Sociali nell’ultimo periodo di 12 (dodici) mesi, sono esclusi da tale diritto;

b) esaminare i Libri Sociali previa istanza scritta e motivata, inoltrata all’indirizzo di posta elettronica “presidente@alivol.it”. La richiesta sarà esaminata dal Consiglio Direttivo che sarà tenuto a fornire una risposta entro 10 (dieci) giorni lavorativi, a firma del Presidente, a mezzo mail all’interessato;

c) ricevere informazioni sulle attività promosse dall’Associazione e, per tutto il periodo di mantenimento dell’iscrizione, dall’ANPAS e dalla Protezione Civile;

d) controllare l’andamento dell’Associazione come stabilito dalle leggi e dallo Statuto nonché dal presente Regolamento e dai deliberati degli Organi dell’Associazione;

e) ottenere il rimborso delle spese effettivamente sostenute;

f) ricevere la formazione necessaria, conseguire l’abilità e acquisire le competenze utili all’espletamento delle attività richieste;

g) essere coperto, durante la presenza in servizio, da assicurazione per malattie, infortuni, morte, per le responsabilità civili verso terzi, connesse allo svolgimento delle attività stesse;

h) proporre modifiche al presente Regolamento con relazione scritta indirizzata al Presidente dell’Associazione per l’eventuale delibera di modifica da parte dell’Assemblea dei Soci;

i) nel caso in cui ritenga lesi i propri diritti, presentare rapporto verbale e/o scritto al Presidente il quale lo proporrà al Consiglio Direttivo che, dopo averlo esaminato, darà informazione della decisione assunta in merito;

j) praticare in sede attività aggregative, purché non sia di intralcio o disturbo a coloro che svolgono, nella sede, attività lavorativa.

ART. 8 – PRINCIPI GENERALI E NORME DI CONDOTTA (DOVERI)

Il Socio ha il dovere di:

a) rispettare rigorosamente le norme del presente Regolamento, dello Statuto, gli ordini/disposizioni/protocolli di servizio e le deliberazioni adottati dagli Organi Sociali;

b) ersare la quota sociale annuale entro il 31 marzo di ciascun anno, salvo diverse deliberazioni assunte dal Consiglio Direttivo, nella misura preventivamente stabilita dall’Assemblea dei Soci;

c) indicare nell’istanza dell’iscrizione all’Associazione, almeno un recapito telefonico su cui risulti attivata l’applicazione “WhatsApp” e/o altra applicazione stabilita dal Consiglio Direttivo, e il proprio indirizzo di posta elettronica, per consentire ed assicurare l’invio e la ricezione di ogni necessaria comunicazione; è fondamentale non abbandonare qualsiasi Gruppo di WhatsApp e/o di applicazioni similari, create a tale scopo. La relativa cancellazione è riservata esclusivamente all’Amministratore del Gruppo;

d) tenere una condotta dignitosa, usare le buone maniere e la cortesia, offrire la sua amicizia ed il suo aiuto a chiunque ne abbia bisogno, agire con umiltà e zelo, correttezza morale e di linguaggio, sia in servizio che fuori servizio;

e) ricordare che si è spontaneamente prestato all’opera di Volontariato, che questa non prevede compensi o premi, ma comporta un alto senso di responsabilità nei confronti dell’Associazione e di chiunque usufruisca delle relative prestazioni;

f) svolgere le attività preventivamente concordate. In caso di impedimenti di particolare importanza, deve provvedere tempestivamente ad informare il Responsabile di Settore, il quale ha il compito di individuare altro Socio in sua sostituzione;

g) impegnarsi anche a salvaguardare la propria immagine e quella degli altri, oltre a quella dell’Associazione, segnalando e isolando persone e fatti che tengano in dispregio i nobili principi ai quali essa si ispira e tenendo presente che non deve assolutamente discutere eventuali problemi di servizio al di fuori delle sedi preposte, soprattutto durante il servizio;

h) mantenere il segreto professionale per quanto attiene gli interventi di soccorso e tutta l’attività di assistenza offerta dall’Associazione, rispettare i vincoli di legge in materia di trattamento dei dati personali (D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196 e successive variazioni ed integrazioni), astenendosi dal comunicare qualsiasi diagnosi e/o informazione medica, osservando rigorosa riservatezza su quanto udito, visto o fatto in servizio, evitando nella maniera più assoluta la divulgazione delle informazioni inerenti attività in generale, per mezzo anche di pubblicazioni su siti web e/o social network mediante immagini fotografiche, video, e di interviste varie soprattutto, dal riprodurre fogli, documenti, schede, ricevute, ecc., in sua dotazione e in dotazione al mezzo, in quanto materiale ad uso esclusivamente interno, rigorosamente sottoposto alla privacy;

i) non accettare assolutamente mance dagli utenti;

j) per tutte le elargizioni liberali, il Socio deve rilasciare al cittadino offerente l’apposita ricevuta numerata staccandola dal blocchetto messo a disposizione dall’Associazione, dopo aver chiaramente e correttamente trascritto la data, i dati anagrafici, comprensivi di codice fiscale, luogo e data di nascita dell’offerente, oltre all’importo, sia in cifre che in lettere, della somma ricevuta e alla dicitura “elargizione liberale” nell’apposito spazio, tenendo presente che non sono ammesse correzioni e/o cancellazioni e, ove ciò si renda necessario, detta ricevuta dovrà essere annullata e sostituita con altra ricevuta adeguatamente corretta, lasciando ben visibile e leggibile la parte assoggettata alla correzione;

k) al termine del servizio, avere cura di consegnare al Responsabile Segreteria, tutti i documenti relativi ai servizi effettuati, comprese eventuali ricevute annullate, oltre alle somme in denaro provenienti da elargizioni liberali in suo possesso; è fatto assolutamente divieto di trattenere o utilizzare dette somme o parte di esse per fini personali o di servizio, senza alcuna autorizzazione;

l) munirsi di bigliettini da visita dell’Associazione che dovrà rilasciare al cittadino per favorire un più ampio rapporto con la stessa;

m) mantenere una serena collaborazione con gli altri componenti dell’equipaggio, rispettando il proprio ruolo e le proprie mansioni, nonché tutte le procedure operative previste;

n) non discutere eventuali divergenze durante il servizio, ma in adeguati e collaborativi incontri congiunti cui possono partecipare, a seconda del tema, i Responsabili di Settore;

o) apporre, ai fini assicurativi e gestionali, la propria presenza nell’apposito Registro Presenze ubicato presso la sede di riferimento presso cui presta il proprio servizio, in due momenti diversi, all’inizio e al termine dello stesso;

p) aggiornarsi ed addestrarsi alla pratica di Primo Soccorso, esercitandosi frequentemente affinché la sua opera sia qualificata e seguendo i corsi successivi che il Responsabile Formazione riterrà opportuni;

q) presentarsi in Associazione, oppure presso la sede prevista per lo svolgimento della propria attività, almeno trenta minuti prima dell’orario in cui inizia il suo turno, al fine di poter effettuare tutte le operazioni necessarie all’espletamento del servizio assegnatoli;

r) indossare tutti i capi di abbigliamento che costituiscono la divisa, senza cambiarne foggia o farne un utilizzo promiscuo con altri capi, evitando indumenti ed accessori che possono mettere a repentaglio la sicurezza personale o di terze persone, quali: anelli, orecchini, braccialetti, collane, ecc., rispettando i dettami dell’art. 20 del D.Lgs. 81/08 e successive variazioni ed integrazioni, in materia di sicurezza;

s) utilizzare i dispositivi individuali di protezione (DPI) specifici, prescritti per il servizio da svolgere, rispettando i dettami dell’art. 20 del D.Lgs. 81/08 e successive variazioni ed integrazioni, in materia di sicurezza, ed eventuali norme transitorie emanate da Enti Regionali e/o Statali, in caso di particolari situazioni di emergenza sanitaria (epidemie, pandemie, ecc.);

t) tener presente che la divisa e quant’altro in sua dotazione rimangono di proprietà dell’Associazione;

u) avere cura dei mezzi, delle attrezzature e dei presidi sanitari. Per quanto riguarda l’ambulanza, deve mantenerla sempre in condizioni ottimali di funzionamento, pulita internamente ed esternamente; una volta alla settimana, salvo improvvise condizioni di criticità che dovessero richiedere particolare urgenza, dovrà essere svuotata di tutti i presidi, pulita e sanificata. Tutti i presidi, elencati nell’apposita check-list in dotazione al mezzo, dovranno essere presenti e riposti al loro posto, accuratamente puliti e disinfettati. Tutti i presidi contenuti nell’ambulanza dovranno sempre rimanere nello stesso posto e qualora il Responsabile di Settore lo ritenga opportuno, potrà disporre eventuali cambiamenti comunicandoli tempestivamente ed in maniera chiara a tutti i Soci tramite avviso scritto o apposita riunione. Per ogni lavoro di manutenzione, anche di estrema urgenza, che comporta delle spese, deve essere preventivamente autorizzato dal Presidente;

v) esibire, qualora gli venga richiesto, il Tesserino di Riconoscimento rilasciato dall’Associazione munito di fotografia;

w) aderire alle attività di Protezione Civile, sia in ambito Nazionale che Regionale, impegnandosi ad accettare i regolamenti locali e nazionali dell’ambito e condividerne le regole al fine di attuare gli obbiettivi comuni;

x) rivolgersi al Responsabile di Settore di competenza per qualsiasi necessità;

y) assumersi personalmente la piena responsabilità civile e penale di qualsiasi atto compiuto in contrasto con quanto sopra espresso.

ART. 9 – PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI

Fatto salvo ciò che concerne le eventuali violazioni e/o omissioni compiute dai Soci Volontari e comprese nelle fattispecie giuridiche previste dal Codice Penale e Civile, il Socio che viola i doveri specifici e generici previsti dallo Statuto, dal presente Regolamento o conseguenti decisioni assunte e deliberate dagli Organi Sociali, commette infrazioni disciplinari ed è soggetto alle seguenti sanzioni:

9.1 – Richiamo verbale

E’ posto in essere dal Presidente quale legale rappresentante dell’Associazione e convalidato dal Consiglio Direttivo nella prima riunione, mediante protocollo e registrazione. Con tale sanzione vengono punite le seguenti infrazioni:

a) negligenza in servizio;

b) disordine della divisa o uso promiscuo di capi di vestiario della divisa con altri non pertinenti alla stessa e/o scarsa cura della persona;

c) uso della divisa al di fuori delle attività di servizio;

d) altre lievi trasgressioni.

9.2 – Richiamo scritto/Diffida ad opera del Consiglio Direttivo

E’ un formale provvedimento operato dal Consiglio Direttivo, comunicato al Socio mediante lettera raccomandata A/R, o consegnata a mano, protocollata e registrata, contenente in forma chiara il motivo del richiamo. Con tale sanzione vengono punite le seguenti infrazioni:

a) inosservanza delle norme del presente Regolamento, dello Statuto, degli ordini/disposizioni/protocolli operativi e delle deliberazioni adottate dagli Organi Sociali (salvo quando non abbia rilevanza penale);

b) reiterazione entro i 12 (dodici) mesi delle infrazioni per le quali è stato operato il richiamo verbale da parte del Presidente;

c) morosità oltre il termine indicato nel richiamo per il pagamento della quota associativa annuale;

d) inattività del Socio senza giustificato motivo per 3 (tre) mesi consecutivi;

e) omessa partecipazione, senza giustificato motivo, ai percorsi formativi previsti dall’Associazione;

f) mancanza di correttezza nel comportamento con altri Soci e/o con i cittadini destinatari dei servizi e/o con altri operatori di strutture socio-sanitarie con cui si hanno rapporti di collaborazione;

g) incuria dei mezzi e delle attrezzature;

h) omessa presentazione in servizio senza preventiva comunicazione (quando non abbia rilevanza penale);

i) grave negligenza in servizio;

j) abbandono ingiustificato del servizio (quando non abbia rilevanza penale);

k) diffusione di notizie inerenti il servizio o altri fatti che ledano in qualche modo la dignità e la serietà dell’Associazione;

l) omessa segnalazione di provvedimenti di sospensione o revoca della patente di guida o altro provvedimento che sia incompatibile, anche temporaneamente, con l’espletamento dei servizi dell’Associazione (quando non abbia rilevanza penale).

9.3 – Sospensione temporanea

E’ un formale provvedimento di allontanamento del Socio dall’Associazione per un periodo variabile, a seconda della gravità, da 1 (uno) a 6 (sei) mesi, deliberato dal Consiglio Direttivo, comunicato al Socio, entro 10 (dieci) giorni dalla deliberazione, mediante lettera raccomandata A/R o consegnata a mano, protocollata e registrata, contenente in forma chiara il motivo della sospensione. Con tale sanzione vengono punite le seguenti infrazioni:

a) reiterazione entro i 12 (dodici) mesi delle infrazioni per le quali è stato operato il richiamo scritto da parte del Consiglio Direttivo;

b) occultamento delle infrazioni e/o abusi;

c) uso di sostanze alcoliche e/o stupefacenti, riscontrato dal Medico Competente mediante controllo di primo livello, in tema di Sorveglianza Sanitaria;

d) uso di sostanze alcoliche in servizio o comunque quando in divisa;

e) accettazione e trattenimento per sé di mance o regali ricevuti sotto qualsiasi pretesto o forma, o perseguimento di interessi diversi, in contrasto con i principi associativi, durante lo svolgimento dei servizi;

f) messa in atto di dissidi o disordini tra gli altri Soci e/o altre persone correlate all’Associazione.

9.4 – Ammenda in denaro

E’ il provvedimento comminato al Socio che durante lo svolgimento dell’attività associativa si sia reso responsabile o corresponsabile di danno causato ai danni dell’Associazione. Salvo quanto previsto per l’Autista all’Art. 15 del presente Regolamento, è compito del C.D. stabilire la somma da prescrivere secondo l’entità del danno cagionato.

9.5 – Esclusione/Espulsione

E’ il provvedimento di cancellazione dal Registro dei Soci, quindi l’esclusione definitiva del Socio dall’Associazione, deliberato dal Consiglio Direttivo, comunicato al Socio, entro 10 (dieci) giorni dalla deliberazione, mediante lettera raccomandata A/R o consegnata a mano, protocollata e registrata, contenente in forma chiara le motivazioni. Con tale sanzione vengono punite le seguenti infrazioni:

a) reiterazione, entro un periodo di 12 (dodici) mesi, delle infrazioni per le quali è prevista la sospensione temporanea o per persistente riprovevole condotta dopo che siano stati adottati altri provvedimenti disciplinari;

b) furto di beni o danari dell’Associazione e/o di privati destinatari di servizi;

c) comportamenti di violenza o contrari alla pubblica decenza all’interno della sede o dei mezzi;

d) mancata ripresa dell’attività associativa, senza giustificato motivo, trascorsi 60 (sessanta) giorni dal richiamo scritto da parte del Consiglio Direttivo;

e) indegnità determinata da una sentenza penale irrevocabile per gravi reati, o da qualunque atto che abbia arrecato danno grave, morale e/o materiale all’Associazione;

f) assenza ingiustificata a due Assemblee dei Soci consecutive;

g) appartenenza in qualità di Socio ad altra Organizzazione di Volontariato avente scopi simili a quelli dell’Associazione, senza il benestare del Consiglio Direttivo per il quale cui dovrà essere fatta domanda scritta.

Le predette sanzioni devono tener conto della gravità delle infrazioni, delle conseguenze che le stesse hanno causato e di tutte le possibili attenuanti, quali, precedenti disciplinari e di servizio, carattere, età, anzianità di servizio, buona fede, ecc..

9.6 – Il contradditorio

Nello svolgimento del procedimento deve essere garantito il contraddittorio.

a) Avverso le sanzioni, richiamo verbale ad opera del Presidente e richiamo scritto da parte del Consiglio Direttivo, il Socio può entro il termine di giorni 10 (dieci) dalla notifica del provvedimento, chiedere di partecipare al Consiglio Direttivo per presentare le proprie controdeduzioni anche in forma scritta.

b) Avverso le sanzioni di sospensione temporanea e esclusione dall’Associazione, il Socio può presentare al Consiglio Direttivo, entro il termine di giorni 10 (dieci) dalla notifica del provvedimento, appello al Collegio dei Probiviri, presentando giustificazioni e documenti, o chiedere l’audizione di testimoni, o indicare le circostanze sulle quali espletare ulteriori accertamenti. Il Collegio dei Probiviri dovrà essere convocato, dal Consiglio Direttivo, entro 30 (trenta) giorni dalla ricezione del ricorso.

ART. 10 – PERDITA DELLA QUALITA’ DI SOCIO

La qualità di Socio si perde per:

a) decesso;

b) recesso: le dimissioni del Socio devono essere presentate per iscritto al Consiglio Direttivo che ne prende atto in occasione della prima riunione utile prima di essere annotato sul Libro Soci. La decorrenza è esecutiva dalla data di ricevimento della comunicazione, oppure dalla data specificata nella stessa, purché non antecedente a quella di ricevimento;

c) mancato versamento della quota associativa: morosità superiore a 30 (trenta) giorni del pagamento della quota associativa annuale da parte del Socio, il quale, richiamato dal Consiglio Direttivo, non ha regolarizzato la sua posizione entro i 5 (cinque) giorni successivi;

d) comportamento contrastante con gli scopi statutari e/o sanzionato con il provvedimento dell’esclusione dall’Associazione: il Socio che abbia tenuto un comportamento in contrasto con i principi contenuti nello Statuto e/o non abbia rispettato le regole stabilite con il presente Regolamento o con le decisioni assunte dagli Organi Sociali;

e) indegnità: il Socio che abbia tenuto una condotta morale e civile contrastanti con gli interessi dell’Associazione o la abbia danneggiata in qualunque modo, materialmente o moralmente o abbia fomentato dissidi o disordini in seno ad essa e il Socio che abbia subito una condanna con sentenza penale irrevocabile per gravi reati;

f) incompatibilità: l’instaurarsi di qualsiasi forma di rapporto di lavoro subordinato, autonomo o di contenuto patrimoniale tra il Socio e l’Associazione.

La perdita della qualità di Socio non dà diritto alla restituzione della quota sociale versata.

ART. 11 – ORGANI SOCIALI

Tutte le cariche elettive sono gratuite perché assunte per dovere civile e morale ed in relazione al principio del volontariato che è alla base dello spirito dell’Associazione.

I Soci eletti alle cariche sociali osserveranno gli articoli dello Statuto e del Regolamento che li riguarda e si impegneranno a rispettarli. Dovranno, inoltre, assumere una condotta che sia di esempio a tutti i Soci e nello stesso tempo dovranno tenere nei confronti degli altri Soci un rapporto di estrema semplicità e cordialità tenuto conto anche dello spirito di servizio per il quale accettano la carica.

L’elenco dei componenti degli Organi Sociali, distinto per tipologia e completo di cognome e nome, carica ricoperta, recapito telefonico e e-mail di ognuno, dovrà essere affisso alla bacheca della sede sociale per tutto il periodo della durata della carica stessa.

Ai sensi dell’art. 15 dello Statuto sono Organi Sociali dell’Associazione:

11.1 – L’Assemblea dei Soci

E’ l’organo (collegiale) deliberativo dell’Associazione, nel quale si forma la volontà della stessa. Le sue competenze sono strettamente connesse alle decisioni più rilevanti per la compagine associativa.

a) E’ convocata dal Presidente a mezzo di avviso scritto, anche per il tramite di ausili telematici, unitamente ad avviso da affiggere nella sede sociale e pubblicato sul sito dell’Associazione, almeno 10 (dieci) giorni prima di quello fissato per la riunione. Nell’avviso devono essere chiaramente specificati, oltre i punti all’Ordine del Giorno, la data, l’ora e il luogo della riunione, sia per la prima che per la seconda convocazione;

b) si riunisce in via Ordinaria almeno una volta all’anno, entro il mese di aprile, per l’approvazione del Bilancio Consuntivo e Preventivo, e ogni tre anni per l’elezione delle cariche sociali. Si riunisce, altresì, per gli altri adempimenti di propria competenza e ogni qualvolta il Consiglio Direttivo lo ritenga opportuno o ne sia fatta richiesta da almeno un decimo dei Soci aventi diritto al voto;

c) in prima convocazione è validamente costituita con la presenza della maggioranza dei Soci aventi diritto al voto, in seconda convocazione qualunque sia il numero dei presenti, aventi diritto al voto e non può aver luogo nello stesso giorno fissato per la prima;

d) si riunisce in via Straordinaria per deliberare sulle materie di sua competenza, nonché su richiesta del Consiglio Direttivo o di almeno un decimo dei Soci aventi diritto al voto. E’ validamente costituita, in prima convocazione, con la presenza della maggioranza dei Soci aventi diritto al voto, in seconda convocazione, con la presenza di almeno un terzo dei Soci aventi diritto al voto e non può aver luogo nello stesso giorno fissato per la prima;

e) ciascun Socio può delegare un altro Socio a farsi rappresentare in Assemblea; in tal caso la delega, che deve avere forma scritta, deve pervenire al Presidente almeno quattro giorni prima della data fissata per l’adunanza. Ciascun Socio non può rappresentare più di un altro Socio;

f) il verbale dovrà essere affisso in sede al massimo entro 30 (trenta) giorni dalla data in cui si è svolta l’Assemblea Ordinaria o Straordinaria e dovrà permanere per almeno 60 giorni.

11.2 – Il Consiglio Direttivo (C.D.)

E’ l’organo di governo dell’Associazione ed è composto, in numero dispari da un minimo di 3 (tre) ad un massimo di 5 (cinque) componenti eletti preventivamente dall’Assemblea, compreso il Presidente. Tutti i componenti del C.D. devono essere Soci dell’Associazione.

Nella sua prima riunione, dopo l’elezione da parte dell’Assemblea dei Soci, elegge tra i propri componenti il Presidente, il Vice Presidente, il Segretario e, qualora costituiti, il Tesoriere e il Direttore Sanitario, nonché ogni altra nomina che si rendesse necessaria per il buon funzionamento dell’Associazione;

E’ convocato dal suo Presidente a mezzo lettera, fax, mail, telefono, o altri ausili telematici con almeno 5 (cinque) giorni di anticipo sulla data fissata, salvo nei casi di urgenza qualora i componenti ne siano consenzienti ed edotti;

Il C.D. svolge in particolare le seguenti funzioni:

a) provvede all’amministrazione dell’Associazione ivi compreso l’acquisto, la vendita o la permuta di beni immobili e mobili, compresi gli automezzi, con facoltà di contrarre mutui, di concedere ipoteche, nonché di porre in essere tutte le operazioni di credito necessarie per il perseguimento dello scopo sociale;

b) provvede alla cura, nonché alla conservazione dei beni, delle carte e dei documenti di qualunque genere, relativi alla vita dell’Associazione;

c) delibera l’ingresso dei Soci Aspiranti, nonché il passaggio degli Aspiranti alla categoria dei Soci effettivi, trascorso il periodo di aspirantato;

d) assume i provvedimenti disciplinari di sua competenza;

e) provvede annualmente alla redazione del Bilancio Consuntivo e Preventivo da sottoporre all’approvazione dell’Assemblea;

f) applica in via d’urgenza i provvedimenti che reputa necessari nell’interesse del Sodalizio;

g) propone all’Assemblea le modifiche statutarie sia di propria iniziativa che su richiesta di almeno un terzo dei Soci effettivi;

h) istituisce commissioni o gruppi di lavoro per l’analisi di determinati problemi, con compiti di consulenza per i vari settori di attività, nominando anche collaboratori esterni;

i) propone all’Assemblea dei Soci, sentito il Collegio dei Probiviri, i provvedimenti di decadenza da Socio per assenza ingiustificata a 2 (due) adunanze consecutive.                                                                                              

11.2.1 Norme generali

a) i componenti del C.D. non ricevono alcun emolumento o remunerazione, ma solo un rimborso delle spese sostenute e documentate in relazione alla loro carica, ai sensi della Legge vigente;

b) i componenti del C.D., decadono dalla carica per assenza ingiustificata a tre adunanze consecutive;

c) non sono ammesse deleghe ad altro componente del C.D.;

d) nel caso di decadenza di un componente, il C.D. dovrà essere reintegrato dal Socio primo escluso dalla lista dei candidati, nel caso che non vi siano ulteriori nominativi, dovrà essere individuato in occasione della prima riunione utile dell’Assemblea. Il nuovo eletto rimane in carica sino alla scadenza naturale dell’intero C.D.;

e) il C.D. delibera a maggioranza semplice e in caso di parità prevale il voto espresso dal Presidente;

f) nel corso delle sedute del C.D., in caso di necessità ed urgenza, possono essere iscritti, su proposta del Presidente, all’ordine del giorno nuovi argomenti, per il loro esame, a condizione che vi sia il voto unanime dei presenti;

g) i verbali sono redatti a cura del Segretario e sottoscritti dallo stesso e dal Presidente;

h) alle sedute del C.D. possono parteciparvi anche i Responsabili dei vari Settori di attività dell’Associazione, salvo nei casi in cui il C.D. debba esprimersi su questioni che rivestono carattere riservato o su particolari situazioni, a insindacabile volontà dello stesso C.D.;

i) ogni componente del C.D. è tenuto al riserbo delle cose affrontate nelle sedute del C.D. stesso.

11.3 – Il Presidente

E’ eletto dal C.D. nella sua prima riunione convocata dopo le elezioni. Le sue funzioni sono:

a) dirige l’Associazione e la rappresenta, a tutti gli effetti, di fronte a terzi ed in giudizio;

b) ha la responsabilità generale della conduzione e del buon andamento degli affari sociali;

c) ha l’autorità di firmare gli atti sociali che impegnano l’Associazione sia nei riguardi dei soci che dei terzi;

d) sovrintende in particolare all’attuazione delle deliberazioni dell’Assemblea e del C.D.;

e) può adottare provvedimenti di urgenza sottoponendoli alla ratifica nella prima riunione utile del C.D.;

f) può, nell’ambito dei suoi poteri di ordinaria amministrazione, sostenere spese secondo soglie stabilite dal C.D., senza essere obbligato alla preventiva convocazione dello stesso;

g) in caso di sua assenza, impedimento o cessazione, ne assume le relative funzioni il Vicepresidente che lo esonera da ogni accertamento e responsabilità in merito;

h) può provvedere alla riscossione delle entrate, al pagamento delle spese e alla gestione del conto corrente dell’Associazione, in conformità alle decisioni del C.D.;

i) può delegare parte dei propri compiti e poteri ad altri membri del C.D..

11.4 – Il Collegio dei Revisori dei Conti (C.R.C.) (qualora eletto)

E’ Organo di controllo amministrativo; i Sindaci sono nominati dall’Assemblea dei Soci in numero di tre, rimangono in carica tre anni e sono rieleggibili. Il ruolo di Sindaco non è compatibile con altre cariche all’interno degli Organi Sociali.

I membri eleggono nel loro seno il Presidente. Le sue funzioni sono:

a) verificare la legittimità inerente gli atti di natura contabile e patrimoniale;

b) vigilare sull’amministrazione dell’Associazione e sul rispetto e l’osservanza dello Statuto e del Regolamento Interno;

c) collaborare con il Tesoriere per la stesura e l’aggiornamento dell’inventario dei beni strumentali;

d) verificare il corretto andamento amministrativo dell’Organizzazione, la regolare tenuta della contabilità, la corrispondenza dei bilanci alle scritture contabili;

e) poter partecipare alle riunioni del C.D. senza diritto di voto;

f) presentare ogni anno all’Assemblea dei Soci una relazione scritta allegata al rendiconto consuntivo.

11.5 – Il Revisore Legale (R.L.)

Quando la sua nomina sia imposta dalla normativa sul Terzo Settore, a meno che le relative competenze non siano attribuite al C.R.C. (qualora eletto) formato ai sensi dell’art. 30, comma 6, del D.Lgs. 117/2017 e s.m.i.. Le sue funzioni sono:

a) pianificare il lavoro di revisione dei conti;

b) analizzare il bilancio e le scritture contabili;

c) accogliere dati sulla situazione economica;

d) valutare le procedure di controllo interno;

e) verificare l’applicazione delle normative contabili, fiscali e tributarie in vigore.

11.6 – Il Collegio dei Probiviri (C.P.) (qualora eletto)

E’ Organo di garanzia statutaria, regolamentare e di giurisdizione interna.

I membri eleggono nel loro seno il Presidente, rimangono in carica tre anni e sono rieleggibili. Le sue funzioni sono:

a) interpretare le norme statutarie e regolamentari e dare pareri sulla loro corretta applicazione;

b) dirimere le controversie insorte tra Soci, tra questi e l’Associazione o i suoi Organi Sociali, tra i membri degli Organi e tra gli Organi stessi;

c) il ruolo di Probiviro non è compatibile con altre cariche all’interno degli Organi Sociali;

d) è convocato dal suo Presidente a mezzo lettera, fax, mail, telefono, o altri ausili telematici con almeno 5 (cinque) giorni di anticipo sulla data fissata, salvo nei casi di urgenza qualora i componenti ne siano consenzienti ed edotti;

e) regola autonomamente il proprio funzionamento e dà notizia del proprio operato al C.D. e all’Assemblea Ordinaria dei Soci. Nell’espletamento delle sue funzioni deve consentire il più ampio contraddittorio, esperire il tentativo di conciliazione che, accettato dalle parti, interrompe il contenzioso in corso o altrimenti ne motiva per iscritto la decisione alle parti;

f) il ricorso al C.P. deve avvenire su richiesta scritta dei Soci, corredato di tutti i mezzi di prova (sottoscritti dal richiedente), in busta chiusa al Presidente del C.P., entro 30 (trenta) giorni dal fatto che vi ha dato origine o dalla conoscenza di esso. Il Presidente del C.P. provvederà a farne copia ai membri effettivi nel più breve tempo possibile;

g) le decisioni sono prese a maggioranza entro 60 (sessanta) giorni dal ricevimento della richiesta del Presidente dell’Associazione;

11.7 – Il Vicepresidente

E’ eletto dal C.D. tra i suoi membri, nella sua prima riunione convocata dopo le elezioni. Le sue funzioni sono:

a) coadiuvare, indipendentemente dalle sue specifiche funzioni, il Presidente e sostituirlo, anche legalmente, in caso di sua assenza o impedimento;

b) operare in quei settori e svolgere quei particolari compiti che il C.D. riterrà opportuno affidargli.

11.8 – Il Segretario (qualora eletto)

E’ eletto dal C.D. tra i suoi membri, nella sua prima riunione convocata dopo le elezioni. Le sue funzioni sono:

a) redigere i verbali delle riunioni del C.D. e dell’Assemblea;

b) coadiuvare il Presidente nell’espletamento delle decisioni assunte;

c) collaborare con il Tesoriere per la tenuta della contabilità e nella preparazione del Bilancio;

d) gestire i Libri Sociali;

e) supervisionare i momenti di rinnovo delle cariche associative;

f) avere la possibilità di essere coadiuvato a sua volta da altro Socio e/o eventuale personale dipendente dell’Associazione;

g) avere la possibilità di avvalersi della Sede e degli strumenti dell’Associazione.

11.9 – Il Tesoriere (qualora eletto)

E’ eletto dal C.D. tra i suoi membri, nella sua prima riunione convocata dopo le elezioni. Le sue funzioni sono:

a) curare l’uso delle risorse e dei fondi dell’Associazione, in attuazione delle deliberazioni dell’Assemblea e del C.D.;

b) curare la redazione della prima nota e la stesura annuale del bilancio consuntivo e preventivo che il C.D., dopo verifica da parte del C.R.C., deve approvare e sottoporre ad approvazione definitiva dell’Assemblea in convocazione ordinaria;

c) provvedere alla riscossione delle entrate, comprese le quote associative, emettere i pagamenti su mandati predisposti dal Presidente;

d) curare il rimborso delle spese sostenute dai Soci secondo l’Art. 17 comma 4 del D.Lgs. 117/17 e successive modificazioni ed integrazioni e, dell’Art. 5 dello Statuto;

e) raccogliere e registrare, mediante apposite ricevute, tutte le somme in denaro elargite all’Associazione;

f) collaborare, per la verifica dei Bilanci, con il C.R.C.;

g) redigere l’inventario dei beni strumentali dell’Associazione, avendo cura di iscrivere con sequenza numerica i materiali acquistati o donati all’Associazione;

h) per lo svolgimento dei propri compiti, avvalersi dei Consulenti esterni, se nominati, della Sede e degli strumenti dell’Associazione.

11.10 – Il Direttore Sanitario (D.S.)

E’ nominato dal Consiglio Direttivo, quando non sia Consigliere eletto dall’Assemblea, partecipa alle riunioni del Consiglio medesimo, senza diritto di voto, ed ha facoltà di proposta e di parola.

Deve essere laureato in Medicina, in possesso dell’abilitazione all’esercizio della professione e iscritto all’Albo dell’Ordine dei Medici. Non è richiesto quindi un titolo di specializzazione.

Ad esso vanno riconosciute plurime attribuzioni, tra le quali vanno ricomprese quelle di carattere medico-manageriale, in quanto egli verifica l’appropriatezza delle prestazioni sanitarie erogate, la corretta conservazione e gestione dei farmaci, l’organizzazione logistica dei presidi sanitari all’interno dei mezzi e della sede operativa, la cura e la sanificazione degli stessi e, soprattutto, governa la gestione del rischio clinico, affinché l’attività sia sempre improntata a criteri di qualità e di sicurezza.

Nelle materie di sua competenza, il C.D. delibera previa acquisizione del suo parere obbligatorio e vincolante.

11.11 – Requisiti per candidature alle elezioni

Tutti i Soci Volontari, in regola con il versamento della quota associativa annuale e non sottoposti ad alcuna sanzione disciplinare nei 12 (dodici) mesi precedenti la data di interpello per le candidature, i Soci Sostenitori e i Soci Benefattori possono candidarsi alla carica dei seguenti Organi Sociali:

a) Consiglio Direttivo;

b) Collegio dei Revisori dei Conti (qualora previsto);

c) Collegio dei Probiviri (qualora previsto).

11.11.1 – Norme generali

a) il C.D. uscente, mediante apposita comunicazione scritta, informa ogni singolo Socio circa la possibilità di candidarsi alla composizione degli Organi Sociali dell’Associazione;

b) la candidatura può avvenire per uno o più Organi Sociali, fermo restando, in caso di elezione da parte dell’Assemblea, l’inserimento nel C.D. o nel Collegio ove si è ottenuto un maggior numero di voti, stante l’incompatibilità di incarico in più Organi;

c) trascorsi non meno di 20 (venti) giorni dalla data d’inoltro delle richieste di disponibilità alla candidatura, il C.D., raccoglie le istanze e rende noti, mediante affissione nella bacheca dell’Associazione, i nominativi dei Soci candidatisi;

d) medesimo elenco è inviato a tutti i Soci, unitamente alla lettera di convocazione all’Assemblea dei Soci per la votazione dei componenti gli Organi Sociali, così da permettere loro la scelta del candidato e consentire una più ordinata e spedita votazione durante l’Assemblea;

e) nell’ipotesi che non vi siano candidati o che gli stessi siano insufficienti per la composizione degli Organi Sociali, il C.D. uscente garantisce la gestione ordinaria dell’Associazione avviando nuovamente la procedura per la raccolta delle candidature;

f) nell’ipotesi di ulteriore assenza o insufficienza di candidati, con conseguente impossibilità alla costituzione degli Organi Sociali, il Presidente dell’Associazione convoca, in via straordinaria, l’Assemblea dei Soci per deliberare sul futuro dell’Associazione stessa;

g) nel caso invece, di decadenza di uno o più componenti, il C.D. provvede a sostituirli nominando al loro posto il Socio o i Soci che nell’ultima elezione Assembleare seguono nella graduatoria dei non eletti di cui all’art. 28 dello Statuto;

h) nel caso in cui non si disponga di tale graduatoria o questa sia esaurita, il C.D. procederà alla nomina tra i Soci salvo ratifica da parte dell’Assemblea dei Soci alla sua prima riunione;

i) come previsto dall’art. 28 dello Statuto, la vacanza comunque determinata dalla metà più uno dei componenti del C.D., senza che siano intervenute le nomine sostitutive e, in caso di nomina per cooptazione, comporta la decadenza del medesimo;

j) nel caso di decadenza degli Organi Sociali, il Presidente dell’Associazione assumerà la gestione ordinaria della stessa ed entro 20 (venti) giorni, ottenuto le candidature, provvederà alla convocazione dell’Assemblea per l’elezione degli Organi medesimi che durano in carica nuovamente 3 (tre) anni con possibilità di essere riconfermati;

k) nel caso di assenza o insufficienza di candidati, con conseguente impossibilità alla costituzione degli Organi Sociali, il Presidente dell’Associazione convoca, in via straordinaria, l’Assemblea dei Soci per deliberare sul futuro dell’Associazione stessa;

l) per quanto attiene il C.P., possono essere candidati e nominati Soci che siano iscritti all’Associazione da almeno 2 (due) anni. Nel caso in cui non vi siano candidati disponibili, quantomeno Soci con 18 (diciotto) mesi di iscrizione.

11.11.2 – Modalità per lo svolgimento delle votazioni e nomina degli eletti

a) Le elezioni del C.D., del C.R.C. e del C.P., verranno indette dal Presidente allorquando sussistono le seguenti condizioni:

a.1) decadenza naturale del C.D., al termine del mandato. Il Presidente informerà tutti i Soci dell’avvenuto decadimento dell’Organo Sociale, avviando le procedure per la raccolta delle candidature alla nomina degli Organi Sociali;

a.2) perdita della maggioranza dei Consiglieri, a causa di loro dimissioni, con conseguente automatica decadenza dell’intero C.D.;

a.3) presenza dei candidati in Assemblea.

b) Successivamente alla scadenza dei termini di presentazione delle candidature, il C.D. dimissionario o la Segreteria dell’Associazione, procederà alla stampa delle schede elettorali che conterranno:

b.1)  lista dei candidati in ordine alfabetico, divisi per Organo Sociale   verso il quale il Socio propone la propria candidatura;

b.2) scheda di votazione con spazio per preferenze ai Candidati appositamente autenticata;

b.3)  eventuali disposizioni da parte del Presidente.

c) All’apertura dei lavori l’Assemblea nomina 3 (tre) Soci, di cui uno con funzione di Presidente, che costituiranno la commissione scrutatrice, la quale espleterà tutte le operazioni connesse alle elezioni. Non possono comporre la commissione scrutatrice i candidati alle votazioni.

d) L’elezione avviene mediante voto segreto.

e) Gli scrutatori procederanno alla conta e vidimazione per autentica delle schede necessarie in base al numero dei Soci aventi diritto al voto intervenuti, con particolare attenzione a coloro che rappresentano per delega altri Soci assenti.

f) Ogni Socio presente all’Assemblea riceverà la scheda elettorale vidimata per autentica da parte della commissione scrutatrice e potrà procedere all’espressione del voto nel seguente modo:

f.1) da 1 a 5 preferenze per l’elezione del Consiglio Direttivo;

f.2) da 1 a 5 preferenze per l’elezione del Collegio dei Revisori dei Conti;

f.3) da 1 a 5 preferenze per l’elezione del Collegio dei Probiviri.

g) Le preferenze dovranno essere espresse apponendo sulla scheda elettorale la “X” in corrispondenza del cognome e nome del candidato; ogni altra forma o indicazione diversa comporterà l’annullamento del voto.

La commissione scrutatrice dovrà:

g.1) prendere in consegna le urne elettorali utilizzate per la raccolta delle schede;

g.2) annotare in un apposito elenco tutti i nominativi dei votanti, sia dei presenti che di coloro che sono rappresentati per delega secondo quanto stabilito dall’art. 22 dello Statuto;

g.3) al termine del voto, aprire le urne elettorali e scrutinare tutte le schede pervenute;

g.4) decidere a maggioranza sull’annullamento di eventuali schede  contestabili. Il giudizio finale è insindacabile;

g.5) redigere una graduatoria, secondo il maggior numero di voti ricevuti, dei votati rispettivamente al Consiglio Direttivo, al Collegio dei Revisori dei Conti e al Collegio dei Probiviri. Qualora due o più candidati raggiungano la parità dei voti, precede in graduatoria il più anziano di iscrizione al Libro Soci. A parità di iscrizione, precede il più anziano d’età;

g.6) sigillare un plico vidimato contenente tutte le schede scrutinate;

g.7) redigere un verbale dettagliato sulle operazioni di votazione e scrutinio;

g.8) consegnare al Presidente dell’Associazione il plico contenente le schede scrutinate, il verbale delle operazioni e la graduatoria degli eletti.

h) Detto plico verrà allegato al verbale dell’Assemblea per costituirne parte integrante.

Analizzando la graduatoria presentata dalla commissione verranno eletti:

h.1) Consiglieri, i primi 5 candidati che avranno ricevuto il maggior numero di voti;

h.2) Revisori dei Conti, i primi 3 candidati che avranno ricevuto il maggior numero di voti;

h.3) Probiviri; i primi 3 candidati che avranno ricevuto il maggior numero di voti.

i) L’Assemblea dei Soci ratificherà l’elezione dei Consiglieri, dei Revisori dei Conti e dei Probiviri, conferendogli mandato di amministrare l’Associazione per il triennio successivo.

l) Il verbale dovrà essere affisso in sede al massimo entro 30 (trenta) giorni dalla data in cui si è svolta l’Assemblea per un periodo di almeno 60 giorni.

ART. 12 – STRUTTURA DELL’ORGANIZZAZIONE

Per il corretto funzionamento delle attività dell’Associazione, possono essere individuati i Responsabili di Settore. L’incarico di Responsabile di Settore è compatibile con altre cariche sociali ricoperte nell’ambito dell’Associazione. Possono essere affidati più incarichi allo stesso Responsabile.

I Responsabili di Settore sono nominati anche tra i membri del Consiglio Direttivo; la nomina può essere revocata nella prima assemblea utile del Consiglio Direttivo. Essi possono essere distinti in:

12.1 – Responsabile Turni di Servizio

ha il compito di:

a) formulare un calendario giornaliero o mensile nel quale inserire le attività da svolgere, i relativi equipaggi, che ne hanno dato preventiva disponibilità, sotto il proprio coordinamento e la propria competenza;

b) esporre i turni di servizio alla bacheca della sede associativa dopo averli sottoposti alla firma del Presidente per presa visione e inviati per e-mail e/o altri ausili telematici a tutti i Soci interessati;

c) provvedere personalmente, in caso di mancata copertura del servizio da parte di un Socio, ad individuare un sostituto e ricevere da questo il proprio consenso;

d) verificare la conformità delle prestazioni erogate, anche nel corso ed in loco, nel rispetto delle disposizioni impartite dal Presidente dell’Associazione e relazionare sui risultati conseguiti;

e) interfacciarsi con il Responsabile Parco Auto per l’impiego dei mezzi necessari.

12.2 – Responsabile Segreteria

ha il compito di:

a) gestire tutta l’attività di segreteria dell’Associazione, avvalendosi anche di Soci collaboratori;

b) collaborare con il Consiglio Direttivo, il Presidente e gli altri Organi dell’Associazione;

c) coordinare, mediante la programmazione dell’attività, coloro che prestano Servizio Civile, qualora presenti, presso l’Associazione;

d) operare all’interno del settore di competenza secondo le direttive impartite dal Consiglio Direttivo o direttamente dal Presidente dell’Associazione e rispondere dei risultati conseguiti.

12.3 – Responsabile Divise e P.I.

ha il compito di:

a) fornire ai Soci le divise, i D.P.I. e gli accessori necessari;

b) compilare apposita scheda;

c) vigilare sul loro corretto utilizzo;

d) provvedere al ritiro degli stessi all’atto della cessazione del rapporto tra il Socio e l’Associazione;

e) effettuare almeno 3 (tre) volte l’anno l’inventario, informando il Presidente circa eventuali carenze;

f) coordinare l’intera attività del settore di competenza secondo le direttive vigenti nonché quelle impartite dal Presidente dell’Associazione relazionando circa i risultati conseguiti.

12.4 – Responsabile Parco Auto

ha il compito di:

a) controllare la piena efficienza, l’ordine e l’igiene dei mezzi e delle attrezzature;

b) eseguire periodicamente, anche avvalendosi di altri Soci, la check-list mediante compilazione di apposita scheda in dotazione ad ogni mezzo;

c) provvedere alla sostituzione immediata del mezzo in avaria, previa segnalazione al Presidente, per assicurare la normale continuità del servizio per il quale il mezzo era impiegato, interfacciandosi con i vari responsabili di autofficine, di volta in volta, indicati dal Presidente;

d) collaborare con gli altri responsabili per eventuali richieste di automezzi utili all’attività di servizio;

e) coordinare l’intera attività del settore di competenza secondo le direttive vigenti, nonché quelle impartite dal Presidente dell’Associazione, relazionando circa i risultati conseguiti.

12.5 – Responsabile Formazione/Aggiornamento

ha il compito di:

a) gestire gli aspetti organizzativi ed operativi dei percorsi di formazione e aggiornamento dei Soci, anche in collaborazione con il Responsabile Protezione Civile;

b) coordinare l’intera attività del settore di competenza secondo le direttive vigenti nonché quelle impartite dal Presidente dell’Associazione, relazionando circa i risultati conseguiti.

12.6 – Responsabile Postazione

Ogni Postazione del S.E.T. (Servizio Emergenza Territoriale 118), affidata all’Associazione, è coordinata da uno o più Responsabili di Postazione; a questi è demandato il compito di:

a) relazionare su eventuali criticità riscontrate circa il personale volontario e/o dipendente e l’organizzazione;

b) proporre eventuali modifiche e/o provvedimenti da adottare;

c) indire, in accordo con il Presidente dell’Associazione, incontri tra i Soci, utili a garantire il miglior svolgimento dei servizi o a correggere eventuali criticità riscontrate nei servizi appena svolti.

Eventuali contestazioni, richieste, segnalazioni da parte del personale, Dipendente e Volontario, devono essere rivolte al Responsabile Postazione.

12.7 – Responsabile Protezione Civile

ha il compito di:

a) seguire ed applicare le disposizioni adottate dal Responsabile Nazionale e Regionale di Protezione Civile, e dell’ANPAS Nazionale e Regionale;

b) organizzare periodiche esercitazioni in sede locale, o presso altre sedi, anche in collaborazione con altri Enti e con il Responsabile Formazione/Aggiornamento e Specializzazioni;

c) segnalare eventuali anomalie o comportamenti scorretti dei Soci al Presidente dell’Associazione;

d) assicurare che ogni Socio rispetti le regole di sicurezza generali di volta in volta impartitegli;

e) partecipare alle riunioni indette dai Responsabili di Protezione Civile Regionali e Nazionali e dell’ANPAS, secondo le direttive impartite dal Presidente dell’Associazione;

f) indire, in accordo con il Presidente dell’Associazione, incontri tra i Soci, utili a garantire il miglior svolgimento dei servizi o a correggere eventuali criticità riscontrate nei servizi appena svolti;

g) avvalersi di un vice che, in sua assenza, ne assume a tutti gli effetti le veci;

h) confrontarsi sempre con il Consiglio Direttivo e il Presidente dell’Associazione prima di prendere decisioni che coinvolgano l’Associazione stessa;

i) coordinare l’intera attività del settore di competenza secondo le direttive vigenti nonché quelle impartite dal Presidente dell’Associazione, relazionando circa i risultati conseguiti.

12.8 – Responsabile Materiale Sanitario

ha il compito di:

a) curare l’inventario, ordini, scadenze e ripristino, del materiale sanitario;

b) effettuare richieste e/o proposte di approvvigionamento al Presidente;

c) verificare le scadenze dei materiali e dei presidi sanitari;

d) coordinare l’intera attività del settore dì competenza secondo le direttive impartite dal Presidente dell’Associazione, relazionando circa i risultati conseguiti.

12.9 – Responsabile Sistema Informatico, Propaganda ed Informazione

ha il compito di:

a) informatizzare i dati relativi a tutta l’attività svolta e/o programmata dall’Associazione;

b) informare e pubblicare le attività ed iniziative dell’Associazione;

c) mantenere aggiornato il sito web;

d) mantenere aggiornata la pagina di Facebook e/o di altri eventuali social networks dell’Associazione;

e) coordinare l’intera attività del settore di competenza secondo le direttive impartite dal Presidente dell’Associazione, relazionando circa i risultati conseguiti.

12.10 – Dipendenti

L’Associazione può, nei limiti necessari al suo regolare funzionamento o per qualificare e specializzare l’attività da essa svolta assumere dei dipendenti, stipulando contratti secondo le norme vigenti in materia e assicurandoli contro malattie, infortuni e responsabilità civile verso terzi. Il Personale Dipendente dell’Associazione o di Enti di cui l’Associazione fa parte non può né far parte dell’Associazione in qualità di Socio, né ricoprire cariche elettive associative. Tutti i dipendenti dell’Associazione devono far riferimento al Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro stipulato con l’Associazione, oltre che allo Statuto e al presente Regolamento, per quanto compete la loro posizione di Dipendente, e al comportamento morale e civile da assumere in servizio.

12.11 – Rapporti tra Dipendenti e Soci

Nell’ambito delle relazioni tra Dipendenti e Soci vengono incentivate tutte le iniziative possibili di collaborazione. In particolare vengono ricercate dalle parti le opportune iniziative per la valorizzazione dell’attività di Volontariato.

ART. 13 – LA SEDE DELL’ASSOCIAZIONE

La Sede dell’Associazione, funzionale alle attività dell’Associazione medesima, rappresenta un bene comune e, come tale, ad ogni Socio è affidata l’intera struttura, della quale deve averne cura e rispetto.

a) E’ depositaria dei libri sociali e di tutti i documenti ufficiali dell’Associazione, nonché dell’archivio informatizzato degli stessi; è facoltà del C.D., per insindacabili motivi di sicurezza, trasferire temporaneamente o permanentemente tutto il materiale cartaceo e/o informatico presso eventuale deposito esterno alla sede, o presso altra sede individuata all’uopo, purché preventivamente deliberato dal C.D. stesso.

b) Tutti i Soci, indipendentemente da cariche, mansioni e sesso, devono sentirsi in dovere di tenerla in ordine, curarne la pulizia ed evitare di danneggiarla e di recar danno alle suppellettili.

c) Al termine del proprio turno il Socio deve consegnare la Sede operativa in condizioni decorose.

d) L’accesso e la permanenza nei locali operativi della sede è consentito esclusivamente ai Soci in possesso della tessera associativa personale. Tale tessera non è cedibile a terzi e in caso di smarrimento, il Socio deve segnalarlo immediatamente all’Associazione per i provvedimenti del caso.

e) L’accesso è ammesso, inoltre, a persone esterne purché limitato nel tempo e negli spazi di relazione.

f) E’ vietato sostare nei locali dell’Associazione adibiti ad attività amministrativa, in quanto soggetta a tutela della Privacy (D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196 e successive variazioni ed integrazioni).

g) La pratica dei giochi e passatempi negli orari non dedicati agli incontri, contribuisce alla crescita sociale e all’affiatamento del gruppo, ma non deve dar luogo però a scommesse o doppi fini, che restano severamente vietati.

h) Al fine di garantire un riferimento per particolari necessità o urgenze che dovessero accadere oltre l’orario di apertura dell’ufficio di segreteria dell’Associazione, è reperibile sulla telefonia mobile un componente del Consiglio Direttivo o persona espressamente delegata dal Consiglio stesso, anche mediante l’utilizzo del trasferimento di chiamata dal numero della sede.

13.1 – Raccolta dei rifiuti

Alla gestione della raccolta, del trasporto e dello smaltimento dei rifiuti, i Soci devono contribuire secondo le indicazioni emanate dal Comune di Bari in tema di raccolta differenziata; differenziare bene i rifiuti non è solo un obbligo di legge, ma anche tutela e rispetto per l’ambiente.

13.2 – Divieto di fumare

In tutti i locali, nelle strette vicinanze e negli automezzi a disposizione dell’Associazione vige l’assoluto divieto di fumare.

13.3 – Videosorveglianza

I locali operativi della sede sono sottoposti a videosorveglianza, a tutela delle persone e della struttura, contro possibili aggressioni, furti, rapine, danneggiamenti e atti di vandalismo.

ART. 14 – UTILIZZO STRUMENTI PRESENTI IN SEDE

L’utilizzo da parte dei Soci della linea telefonica, del fax, della fotocopiatrice e di ogni altro strumento presente presso la sede, è consentito esclusivamente per gli scopi inerenti il servizio e l’attività dell’Associazione. L’accesso alla rete Wi-Fi è attuata mediante password e ogni Socio che ne è in possesso ne risponde del corretto utilizzo, anche se effettuato con strumenti personali.

L’Associazione si riserva di perseguire nelle forme di legge coloro che in qualsiasi modo facciano abuso ed uso arbitrario della strumentazione dell’Associazione.

ART. 15 – SICUREZZA PERSONALE

I componenti l’equipaggio dei mezzi di soccorso, per ragioni di sicurezza personale, sono tenuti ad indossare il vestiario in dotazione, nonché qualsiasi altro accessorio che ogni automezzo ha in dotazione (guanti in nitrile, occhiali, mascherine, casco di protezione e quant’altro si renda necessario), al fine di salvaguardare la propria incolumità. L’uso di ogni elemento di vestiario od accessorio è limitato al solo svolgimento del servizio.

ART. 16 – REGOLE GENERALI COMPONENTI L’EQUIPAGGIO DI TRASPORTO E SOCCORSO

Per componenti l’Equipaggio si intende solo i Soci, quando specificato, sia i Soci e i Dipendenti, quando non specificato.

a) Entro il giorno 15 di ogni mese, i Soci devono comunicare formalmente, a mezzo mail, al Responsabile di Settore, la propria disponibilità ai servizi comandati per la predisposizione dei turni del mese successivo. In caso di mancata comunicazione, il Socio, sarà programmato secondo le necessità di servizio.

b) Nell’ipotesi in cui il Socio non sia nelle condizioni di svolgere il turno programmato, sarà cura di questi comunicare allo stesso indirizzo mail, per tempo, al Responsabile di Settore, il nominativo del sostituto, inquadrato nel medesimo o superiore ruolo funzionale, a garanzia della corretta composizione dell’equipaggio e il regolare rispetto della programmazione dei servizi; annullare la propria disponibilità dai servizi, una volta confermata senza provvedere alla corretta sostituzione, è altamente lesivo per l’operatività dell’Associazione, nonché per il ruolo di Pubblica Utilità ad essa riconosciuto.

c) Presentarsi sempre almeno 30 minuti prima dell’inizio del turno.

d) Indossare ed utilizzare sempre i DPI forniti dall’Associazione.

e) Effettuare prima di ogni servizio la check-list, segnalando eventuali anomalie al Responsabile Automezzi.

f) Svolgere sempre le mansioni assegnate di volta in volta dal proprio Responsabile.

g) Durante il turno di servizio, qualora si decida per effettiva necessità di consumare un pasto fuori dalla sede, limitarne la permanenza al tempo strettamente necessario, con la massima discrezione.

h) Al rientro dal servizio l’Equipaggio deve provvedere, salvo in caso di giustificati motivi, ad effettuare il rifornimento di carburante al mezzo. Deve, inoltre, lasciare l’automezzo perfettamente ordinato e pulito, integrare il materiale eventualmente utilizzato, lasciare l’automezzo perfettamente chiuso e parcheggiato nel posto assegnato, in maniera tale che sia immediatamente operativo per il turno successivo.

i) Il Socio può scegliere di prestare servizio nel turno più appropriato alle proprie esigenze, secondo criteri che tengano conto della necessità di coprire insieme agli altri Soci l’intero calendario mensile.

j) Nell’ottica di favorire una migliore integrazione e omogeneità del gruppo, è preferibile che le squadre siano interscambiabili e quindi che i turni non vengano svolti sempre con gli stessi operatori. In caso di necessità, i Soci sono tenuti a partecipare, a rotazione, alle attività statutarie anche durante le festività.

16.1 – Controllo dei mezzi e dei materiali sanitari

a) L’Autista, è tenuto al controllo generale del mezzo a lui assegnato prima dell’inizio di ogni turno soprattutto per quanto riguarda la parte meccanica, la carrozzeria, il livello dei fluidi (acqua di raffreddamento, olio e carburante), e per quanto attiene il buon funzionamento delle luci e dei dispositivi d’emergenza visivi e sonori.

b) L’equipaggio di soccorso, all’inizio del turno, deve procedere al controllo della dotazione sanitaria effettuando la check-list mediante compilazione di apposita scheda predisposta dall’Associazione.

16.2 – Ruoli operativi

Norma di garanzia

AI fine di garantire comunque il tempestivo funzionamento e la regolare prosecuzione delle varie attività, rilevato peraltro l’interesse di pubblica utilità, al Socio potranno essere attribuiti direttamente dal Presidente dell’Associazione, su segnalazione del Responsabile di Settore, incarichi di responsabilità a carattere provvisorio.

a) Il Capo di Equipaggio

  • è il Socio o il Dipendente preposto al coordinamento dell’attività dell’equipaggio d’ambulanza in servizio;
  • ha la responsabilità dell’esecuzione del servizio, è comunque in capo a tutti i componenti dell’equipaggio, ha il ruolo di impartire direttive atte a garantire la massima professionalità durante lo svolgimento del servizio;
  • durante un trasporto non in emergenza, in caso di improvvise complicanze delle condizioni cliniche del trasportato, in mancanza del medico a bordo o di un team leader, deve contattare la Centrale Operativa “118”, che ricevute tutte le informazioni necessarie, indicherà le necessarie manovre e/o direttive da eseguire, nonché l’eventuale Pronto Soccorso da raggiungere;
  • cura l’inserimento dei neo Volontari;
  • ha la responsabilità della corretta compilazione della modulistica in uso per l’espletamento delle varie attività istituzionali in capo all’Associazione. Prima di prendere in carico il paziente, avrà cura di far firmare dallo stesso, oppure da altra persona che si dichiari essere l’incaricato all’affidamento del servizio, il foglio di servizio, dichiarando nell’apposito spazio le proprie generalità, il grado di parentela o altro tipo di relazione in essere col paziente e il proprio consenso al trattamento dei dati relativamente alla legge sulla privacy. In mancanza, ha l’obbligo di informare il Responsabile di Settore per ricevere le opportune direttive in merito, prima di prendere in carico il paziente. Dovrà, inoltre, al termine del servizio, indicare nell’apposito spazio l’eventuale contributo liberale dallo stesso elargito in favore dell’Associazione, rilasciandone contestuale ricevuta;
  • può essere coadiuvato dal Secondo di Equipaggio e/o dal Terzo di Equipaggio quando “abilitato”;
  • ha il compito di controllare che l’equipaggio utilizzi tutti i D.P.I. messi a disposizione dall’Associazione;
  • nel caso di equipaggi composti da più di un Capo Equipaggio il ruolo viene assunto dal Socio più anziano di servizio, a parità di anzianità il ruolo viene assunto dal Socio anagraficamente più anziano;
  • in caso di mancanze, reclami, citazioni o altro, verrà chiamato a rispondere in prima istanza il Capo Equipaggio. Nel caso di controversie tra questi e il resto dell’equipaggio o di altri soggetti verrà convocato il Collegio dei Probiviri per dirimere ogni situazione conflittuale. La perdita del ruolo deve essere discussa nella prima seduta del Consiglio Direttivo e notificata per iscritto al Socio;

b) Il Secondo di Equipaggio

  • è il Socio o il Dipendente abilitato al soccorso e pertanto può svolgere tutte le mansioni relative al soccorso, confrontandosi sempre con il proprio Capo Equipaggio;
  • coadiuva il Capo Equipaggio al corretto inserimento del Terzo di Equipaggio, quando “non abilitato”;
  • provvede alla compilazione della modulistica in uso al mezzo assegnato;
  • nel caso di equipaggi composti da più di un Secondo di Equipaggio, il ruolo viene attribuito al Socio più anziano di servizio, a parità di anzianità il ruolo viene attribuito al Socio anagraficamente più anziano. La perdita del ruolo deve essere discussa nella prima seduta del Consiglio Direttivo e notificata per iscritto al Socio. 

c) Il Terzo di Equipaggio

  • Socio non abilitato: ha il compito di acquisire cognizioni rispetto tutti i presidi dell’ambulanza, il loro funzionamento e la loro ubicazione. Interagisce, nell’ambito del trasporto e soccorso, con il restante equipaggio secondo le direttive di volta in volta impartite dal Capo Equipaggio.
  • Socio abilitato: essendo abilitato può utilizzare tutti i presidi, sempre sotto l’attenta guida del Capo Equipaggio e del Secondo di equipaggio, dovrà applicarsi al meglio per poter migliorare le proprie conoscenze e capacità. Può coadiuvare il Capo di Equipaggio e il Secondo di Equipaggio.

d) L’Autista – Norme generali

  • è tenuto all’osservanza del Codice della Strada;
  • è l’unico responsabile dell’automezzo a lui affidato e non può delegarne ad altri la guida, salvo diverse disposizioni per cause di forza maggiore impartite dal proprio Responsabile;
  • in assenza di un Socio o di un Dipendente con qualifica di Capo Equipaggio, assume nel singolo servizio tale qualifica;
  • all’inizio di ogni turno/servizio deve controllare la perfetta efficienza meccanica e della carrozzeria del mezzo e segnalare sull’apposita scheda al proprio Responsabile le eventuali anomalie riscontrate e gli eventuali danni provocati durante il servizio; l’omessa o la tardiva segnalazione comporta l’adozione di provvedimenti disciplinari;
  • deve compilare correttamente e sottoscrivere il rapporto di servizio in dotazione all’automezzo impiegato;
  • ha la responsabilità di segnalare immediatamente all’Associazione la sospensione o il ritiro della patente o fatti che vengano a verificarsi durante la guida del mezzo;
  • deve limitare l’utilizzo del mezzo ai soli servizi istituzionali e non ad altri scopi anche se richiesto da altri componenti l’Equipaggio; non sarà ammessa alcuna giustificazione in caso di eventuale inosservanza di tale norma, salvo preventiva autorizzazione da parte del Responsabile di Settore;
  • deve mantenere durante il servizio un comportamento improntato alla calma e al controllo di se stesso ed evitare atteggiamenti che possano non infondere fiducia sia al paziente che all’eventuale accompagnatore, oltre che all’intera squadra;
  • deve azionare i dispositivi acustici e luminosi (sirene e lampeggianti) con responsabilità ed adeguatezza, come stabilito dalla normativa del Codice della Strada specificatamente all’emergenza e al soccorso sanitario;
  • in caso malaugurato di incidente all’autoambulanza, non deve abbandonare il paziente assicurandogli la custodia fin quando lo stesso non venga assicurato ad altro mezzo idoneo;
  • in caso si sia reso quale unico responsabile di un sinistro stradale durante il proprio servizio alla guida del mezzo a lui affidato, o di altri fatti a lui riconducibili per accertata ed esclusiva negligenza, è tenuto a rimborsare all’Associazione, a titolo di parziale risarcimento dei relativi danni, la somma pari al 50% dell’intero ammontare, comprensiva di IVA. Il risarcimento viene ridotto ad un terzo (1/3) qualora il danno complessivo economico risulti essere inferiore o pari ad Euro 500,00 comprensivo di IVA. Il risarcimento all’Associazione, da parte dell’Autista che ha cagionato il danno, deve essere effettuato in un’unica soluzione o in un numero di soluzioni stabilite dal Consiglio Direttivo. Ogni somma pagata verrà adeguatamente accusata mediante regolare ricevuta rilasciata dall’Associazione all’Autista responsabile del danno con la dicitura “risarcimento parziale danno del giorno ….”, corredata di relativa fattura di avvenuta riparazione.

e) L’Autista di autovettura

Può svolgere questa mansione il Socio in possesso di patente B da almeno 6 (sei) mesi, salvo ovviamente il rispetto dei requisiti previsti dalle vigenti disposizioni del Codice della Strada circa le caratteristiche della vettura e la guida da parte dei neopatentati; è prevista una prova pratica interna per verificare l’abilità nella guida del mezzo.

f) L’Autista di automezzi di soccorso

Può svolgere questa mansione il Socio o il Dipendente in possesso di patente B da almeno 3 (tre) anni e minimo 23 (ventitré) anni di età, salvo ovviamente future variazioni normative del Codice della Strada, purché in possesso dei seguenti requisiti:

  • abilitazione al soccorso rilasciata dalla ASL;
  • abilitazione BLS-D in corso di validità;
  • possesso di adeguata conoscenza della zona di operatività;
  • superamento della prova pratica interna all’Associazione con ottenimento di benestare da parte del Presidente o da altro Socio dallo stesso delegato.

g) Addetto alle Attività Logistiche Interne all’Associazione

E’ il Socio che ha dato disponibilità per lo svolgimento di funzioni tecnico-amministrative interne all’Associazione, fondamentali per il regolare svolgimento di tutte le attività che caratterizzano l’Associazione stessa. Tali funzioni non sono equiparabili alle attività di servizio, è richiesto un minimo di disponibilità settimanale da parte dello stesso, un impegno costante, tale da garantire la continuità del lavoro tecnico/amministrativo.

ART. 17 – PROTEZIONE CIVILE

Nel rispetto dei principi contenuti nell’Art 3 (Scopi Associativi) lettera f), e nell’Art. 4 (Attività) lettera i) del vigente Statuto, l’Associazione interviene e agisce al fine di organizzare forme di partecipazione e di intervento nel settore della Protezione Civile e quindi di tutelare le integrità della vita, dei beni, degli insediamenti e dell’ambiente dai danni o dal pericolo di danni derivanti da calamità naturali, da catastrofi e da altri eventi calamitosi.

ART. 18 – DIVISA SOCIALE

18.1La divisa per il ruolo sanitario

E’ costituita da:

a) giaccone impermeabile arancione fluo, imbottitura separabile, bande ad alta visibilità;

b) pantalone arancione fluo, bande ad alta visibilità;

c) giubbino arancione fluo, maniche separabili, bande ad alta visibilità;

d) felpa blu scuro, manica lunga, collo e polsini ricamo tricolore;

e) polo bianca, manica corta, collo colore blu, ricamo tricolore;

f) fregi associativi: qualifica (Presidente, Vicepresidente, Direttore Sanitario, Medico, Infermiere, Responsabile Settore, Autista/Soccorritore, Autista, Soccorritore, Volontario, Dipendente, Stagista, Sicurezza), Croce di Esculapio, logo Anpas, logo Protezione Civile, scudetto bandiera italiana, logo Associazione (grande da applicare sulla spalla, e piccolo da applicare sul petto);

g) calzature antinfortunistiche;

h) cintura di colore blu scuro con fibbia e passanti in metallo lucido;

i) cappellino di colore blu scuro, con visiera;

j) scaldacollo in pile di colore blu scuro con personalizzazione dell’Associazione;

k) badge identificativo con laccio;

l) pettorina di colore arancione fluo con bande rifrangenti (solo per gli addetti al servizio d’ordine e per gli stagisti);

m) tessera associativa ANPAS (solo per i Soci).

18.2 – La divisa per il ruolo di Protezione Civile

E’ costituita da:

a) giaccone impermeabile giallo fluo con richiami in blu, imbottitura separabile, bande ad alta visibilità;

b) pantalone giallo fluo con richiami in blu, bande ad alta visibilità;

c) giubbino giallo fluo con richiami in blu, maniche separabili, bande ad alta visibilità;

d) felpa blu scuro, manica lunga, collo e polsini ricamo tricolore;

e) polo blu, manica corta, collo colore blu e ricamo tricolore;

f) fregi associativi: qualifica, Croce di Esculapio, logo Anpas, logo Protezione Civile, scudetto bandiera italiana, logo Associazione (grande da applicare sulla spalla, e piccolo da applicare sul petto);

g) calzature antinfortunistiche;

h) cintura di colore blu scuro con fibbia e passanti in metallo lucido;

i) cappellino di colore blu scuro, con visiera;

j) scaldacollo in pile di colore blu scuro con personalizzazione dell’Associazione;

k) stivali tutto coscia di colore verde militare;

l) badge identificativo con laccio;

m) tessera associativa ANPAS.

18.3 – Regole generali

a) La divisa può essere comunque modificata con semplice delibera del Consiglio Direttivo qualora intervengano necessità organizzative o disposizioni provenienti da istituzioni e/o organizzazioni a cui l’Associazione fa riferimento, come ad esempio, Ministero per la Salute, ANPAS Regione Puglia, ecc..

b) L’abbigliamento dovrà sempre essere uniforme tra tutti i Soci, idoneo e consono al servizio da espletare. In particolare dovranno essere tenuti legati i capelli e dovranno essere indossati esclusivamente capi di abbigliamento forniti dall’Associazione per il buon decoro della stessa.

c) Il Socio dovrà sempre tenere ben visibile il cartellino matricolare di riconoscimento che l’Associazione fornisce con la divisa (badge).

d) E’ fatto assolutamente divieto di utilizzo dell’abbigliamento dell’Associazione, anche di singoli capi, al di fuori del servizio.

e) La divisa dovrà essere richiesta al Responsabile Divise e D.P.I. che provvederà per la fornitura, secondo le procedure di riferimento.

f) Il costo della divisa per il personale Dipendente e per i Soci è a totale carico dell’Associazione. Il Socio, a differenza del Dipendente, verserà al momento della consegna la somma relativa al prezzo di acquisto, comprensivo di I.V.A., a mero titolo di cauzione, riferita ad ogni capo di abbigliamento, paia di calzature, fregi associativi e quant’altro ricevuto in dotazione dall’Associazione, quale equipaggiamento da lavoro e di rappresentanza; tale somma potrà essere versata in unica soluzione, oppure dilazionata, a partire dalla data di consegna, con importi mensili non inferiori ad 1/6 dell’intera somma; il saldo dell’intera cauzione deve avvenire, quindi, entro i primi 6 (sei) mesi.

g) Il Socio che non abbia versato alcuna cauzione o parte di essa nel periodo prestabilito, verrà richiamato per provvedere entro i successivi 10 (dieci) giorni e, nel caso di ulteriore ritardo, sarà tenuto a restituire l’intero equipaggiamento che dovrà trovarsi nel normale stato d’uso e privo di qualsiasi modifica. In caso di evidente anomalo stato d’uso, il Consiglio Direttivo adotterà ogni opportuna azione per il recupero della somma relativa al reale valore economico anche eventualmente attraverso le vie legali.

h) Il Socio o il Dipendente può richiedere la sostituzione di ogni capo di abbigliamento qualora lo stato dello stesso risulti effettivamente usurato per comprovate ragioni di servizio svolto, purché al momento del ritiro del nuovo capo restituisca quello usurato. Ogni nuovo capo di abbigliamento ricevuto in sostituzione non necessita di ulteriore cauzione da parte del Socio.

i) In caso di recesso o di esclusione, il Socio potrà richiedere entro i 30 (trenta) giorni dalla data della comunicazione della sua cancellazione dal Registro dei Volontari il rimborso della cauzione a condizione che restituisca l’intero equipaggiamento, purché lo stesso si trovi nel normale stato d’uso e privo di qualsiasi modifica. Superato tale termine, in mancanza della restituzione dell’intero equipaggiamento, la cauzione versata dal Socio verrà trattenuta dall’Associazione perché considerata quale rimborso del costo dell’abbigliamento non restituito, salvo ulteriori determinazioni assunte in merito dal Consiglio Direttivo.

ART. 19 – RIMBORSO SPESE

19.1 – Ammissibilità

Le spese sostenute dai Soci dell’Associazione, o dai membri appartenenti alla stessa, perché possano essere ammesse al rimborso, devono rispondere alle seguenti condizioni:

a) essere debitamente e fiscalmente documentate;

b) essere effettivamente sostenute dal Socio;

c) essere relative all’attività prestata;

d) essere comprese tra i limiti preventivamente definiti dall’Associazione;

e) essere effettuate dietro convocazione o mandato da parte degli Organi Statutari preposti.

19.2 –   Soggetti aventi diritto

a) i componenti del Consiglio Direttivo relativamente alle trasferte per le riunioni istituzionali;

b) i Gruppi di Lavoro istituiti con delibera del Consiglio Direttivo (qualora questi ultimi siano organismi privi di propria autonomia economica);

c) il Presidente dell’Associazione, relativamente alle trasferte per le riunioni istituzionali, effettuate per la partecipazione ad incontri, corsi di formazione ed aggiornamenti, assemblee e a tutti gli eventi di carattere istituzionale;

d) i Soci chiamati di volta in volta a collaborare con l’Associazione, con l’A.N.P.A.S., con la Protezione Civile o con altri Enti, per attività istituzionali;

e) gli Istruttori Volontari impegnati con la formazione ed aggiornamento dei Soci nelle relative sedi operative;

f) I Soci impegnati nei corsi di formazione ed aggiornamento;

g) I Soci residenti o domiciliati a oltre Km 5 (percorso complessivo in andata e ritorno), dalla sede presso cui sono chiamati a svolgere i compiti agli stessi assegnati.

19.3 – Spese rimborsabili

a) percorrenza chilometrica;

b) pedaggio autostradale;

c) parcheggio;

d) uso di altri mezzi di trasporto;

e) vitto;

f) pernottamento;

g) altro/imprevisti.

19.4 – Utilizzo mezzo privato: criteri di calcolo

a) Percorso chilometrico

  • Il calcolo del percorso chilometrico, nel caso di riunioni, convegni, formazione, ecc., viene considerato dal domicilio della sede di appartenenza fino alla sede di espletamento dell’attività, in andata e ritorno;
  • Il calcolo del percorso chilometrico, nel caso di espletamento del turno di servizio, viene considerato dal domicilio del Socio alla sede di espletamento del servizio, in andata e ritorno. Il rimborso prenderà in considerazione solo il chilometraggio superiore ai Km 5 e per un massimo di Km 100, compreso il ritorno;
  • Il valore del costo chilometrico viene ricavato attraverso il portale dell’ACI (www.aci.it), indicando la data del calcolo, la categoria, la marca, il modello, l’alimentazione, i cavalli motore dell’autovettura utilizzata dal Socio, o da un suo accompagnatore, e la media di percorrenza annua;
  • Il rimborso per l’utilizzo del mezzo privato è subordinato al rilascio di apposita autorizzazione rilasciata dal Presidente dell’Associazione al Socio ed è legato all’avvicendamento per lo svolgimento delle varie attività dell’Associazione;
  • Al fine di contenere i costi e responsabilizzare i Soci ad impiegare mezzi congiuntamente non saranno ammessi rimborsi multipli;
  • Nel caso il Socio debba spostarsi per esigenze istituzionali deve impiegare in prima istanza eventuali veicoli in dotazione all’Associazione, previa autorizzazione del Responsabile di Settore.

b) Pedaggio autostradale

  • Viene riconosciuto il rimborso del pedaggio autostradale solo per le attività che presuppongono la trasferta utilizzando necessariamente la rete autostradale. Il pedaggio autostradale deve essere documentato;
  • Il rimborso delle spese autostradali per l’avvicendamento presso la sede operativa saranno riconosciute solo quando l’urgenza dell’operatività dell’equipaggio è richiesta per esigenze istituzionali, in tutti gli altri casi non sarà riconosciuta la spesa per l’utilizzo dell’autostrada.

c) Parcheggi e autorimesse

  • Viene riconosciuto il rimborso purché questi risultino strettamente inerenti la missione, anche durante l’uso di autovetture private, preventivamente autorizzato dal Presidente.

d) Utilizzo di altri mezzi di trasporto

  • Treno: è rimborsabile solo il biglietto di seconda classe;
  • Aereo: è rimborsabile solo il biglietto in classe economica (la prenotazione e l’acquisto del biglietto sono a cura della Segreteria dell’Associazione);
  • Taxi: l’uso del taxi è consentito in caso di sciopero o assenza di mezzi pubblici o quando il ritardo causato dall’uso dei mezzi pubblici possa pregiudicare l’obbiettivo della missione o possa determinare un aggravio della spesa da rimborsare; detto utilizzo va sempre giustificato.

e) Vitto

  • Il vitto viene riconosciuto mediante un buono pasto cartaceo, del valore di Euro 4,00 (quattro) al giorno, per ogni turno di servizio di durata ricompresa tra 5 (cinque) e 6 (sei) ore, oppure un buono elettronico, del valore di Euro 8,00 (otto) al giorno, per ogni turno di servizio di durata ricompresa tra 10 (dieci) e 12 (dodici) ore, in Bari e Provincia, salvo diverse disposizioni di legge in materia fiscale ed eventuali modifiche deliberate dal Consiglio Direttivo.

f) Pernottamento

  • Il pernottamento viene riconosciuto per servizi della durata superiore a 12 (dodici) ore complessive; viene riconosciuto un B&B. In caso di particolare difficoltà ad individuare tale disponibilità, verrà riconosciuto un albergo a 3 stelle, previa autorizzazione, anche per mezzo di ausili telematici, da parte del Presidente.

g) Altro/Imprevisti

  • Rientrano tra le spese rimborsabili anche le spese impreviste, adeguatamente giustificate.

19.5 – Note

  • E’ opportuno ribadire che la regolarità della documentazione costituisce il presupposto per l’ammissibilità al rimborso delle spese sostenute;
  • I documenti rilevanti ai fini fiscali devono essere completi dei dati necessari, contenere la descrizione analitica delle spese sostenute, la data, il numero progressivo e possibilmente l’intestazione. Essa deve sempre essere in originale;
  • In carenza di tali requisiti, le spese di cui sopra non potranno essere rimborsate.

19.6 – Documentazione da presentare da parte del Socio

a) richiesta di rimborso delle spese sostenute per l’espletamento dell’attività di volontariato con l’indicazione del mese di riferimento, del luogo ove si è svolta l’attività, dei chilometri eventualmente percorsi complessivamente con il mezzo privato;

b) in caso di utilizzo di mezzo privato, relativa dichiarazione sostitutiva dell’Atto di Notorietà (Art. 47 D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445), datata e firmata, per l’impossibilità da parte dello stesso all’utilizzo dei mezzi pubblici. Tale dichiarazione, a prescindere dall’intestatario del mezzo, deve essere corredata di Carta di Circolazione da cui poter rilevare il tipo di autovettura utilizzata, il modello, la targa, i cavalli motore e il numero complessivo dei chilometri percorsi;

c) autorizzazione rilasciata dal Presidente per l’utilizzo del mezzo privato;

d) copia della Carta di Circolazione del mezzo privato, in regola con la revisione periodica;

e) eventuali fatture;

f) eventuali ricevute fiscali;

g) eventuali scontrini parlanti.

19.7 – Controllo ed erogazione dei rimborsi

a) Verificata l’esatta corrispondenza delle presenze e del numero dei chilometri percorsi dal Socio per lo svolgimento del servizio con quanto dichiarato, mediante i fogli dei turni consuntivi e quelli di presenza presso la Sede Associativa, la Segreteria procede alla predisposizione del foglio di presenza apponendo sullo stesso gli orari e i giorni in cui il Socio è risultato presente, alla compilazione della scheda riepilogativa delle spese, dei chilometri e dei buoni pasto da riconoscere ai fini del rimborso.

b) Verificata, inoltre, l’esatta corrispondenza tra quanto contenuto nella richiesta di rimborso da parte del Socio, con le risultanze di cui sopra, la Segreteria procede alla compilazione della Nota Spese, apponendo la data, il numero, il nominativo, il codice fiscale e la matricola del Socio, il periodo di competenza, la descrizione e gli importi delle spese, il numero totale degli eventuali buoni pasto maturati, l’importo complessivo da rimborsare.

c) Effettuata questa verifica, la Segreteria, prima di erogare il rimborso, sottopone il foglio di presenza al Socio che, verificata l’esatta corrispondenza degli orari e dei giorni in esso riportati, procede ad avallarli con la propria firma. L’intero fascicolo, poi viene sottoposto all’attenzione del Presidente per la relativa autorizzazione e per la contestuale firma di accettazione da parte del Socio del rimborso allo stesso riconosciuto.

d) Ottenuta l’autorizzazione al pagamento, la Segreteria avvalendosi delle credenziali dichiarate dal Volontario, procede ad erogare il rimborso dell’intera somma a mezzo bonifico bancario o postale, e alla consegna di eventuali buoni pasto.

ART. 20 — AGGREGAZIONE ED INTEGRAZIONE

L’Associazione favorisce l’integrazione e la partecipazione ai turni di servizio anche al personale volontario aderente ad altre Organizzazioni di Volontariato, con organizzazioni associate ANPAS, purché si attengano alle norme stabilite dallo Statuto e dai Regolamenti Interni dell’Associazione “ALIVOL PUBBLICA ASSISTENZA ODV”.

ART. 21 – SERVIZIO DI REPERIBILITA’

AI fine di garantire un riferimento per particolari necessità o urgenze che dovessero accadere durante le ore e i giorni di chiusura della sede sociale, è reperibile sulla telefonia mobile un componente del Consiglio Direttivo o persona espressamente delegata dal Consiglio stesso, anche mediante l’utilizzo del trasferimento di chiamata dal numero fisso della Sede.

ART. 22 – NORME DI RINVIO

a) Eventuali controversie su quanto non previsto dal presente Regolamento sono rimesse alla decisione del Collegio dei Probiviri, quando istituito.

b) Per quanto non espressamente previsto dal presente Regolamento si fa rimando allo Statuto, alle disposizioni e agli altri atti emessi dagli Organi dell’Associazione, nonché al Codice Civile e ai principi generali dell’Ordinamento Giuridico e alle leggi vigenti in materia, in particolare alle norme sugli Enti del Terzo Settore (D.Lgs 3 luglio 2017 n. 117 e s.m.i. Codice del Terzo Settore).

ART. 23 – NORME PARTICOLARI

a) L’Associazione non potrà essere sciolta per delibera assembleare se non si verificano circostanze eccezionali di assoluta impossibilità al suo funzionamento e fino a quando non rimanga un numero di Soci tale da poter perseguire gli scopi statutari.

b) Per la delibera di scioglimento occorre l’osservanza di tutte le speciali modalità di convocazione, di presenza dei Soci effettivi e della speciale maggioranza.

ART. 24 – MODIFICHE E AGGIORNAMENTI

a) Eventuali richieste di modifiche del presente Regolamento devono essere presentate al Presidente che, sentito il parere del Consiglio Direttivo, decide se deliberarne la proposta per la prima Assemblea Ordinaria degli iscritti. Infatti, è fatto salvo il diritto dell’Assemblea Ordinaria dei Soci della ALIVOL PUBBLICA ASSISTENZA ODV per le approvazioni in merito, secondo i dettami dello Statuto.

b) Per tutto quanto non previsto nel presente Regolamento, si fa riferimento allo Statuto e alle vigenti disposizioni di legge. Qualora però fossero emanate nuove disposizioni di legge o amministrative, il Consiglio le adotterà senza alcuna consultazione, riservandosi di farne avallare le modifiche nella prima Assemblea Ordinaria dei Soci.

ART. 25 – NORME TRANSITORIE

a) Il presente Regolamento Interno entrerà in vigore il primo giorno del mese successivo alla deliberazione dell’Assemblea dei Soci.

b) Il presente Regolamento Interno annulla e sostituisce i precedenti.

c) Tutti i Soci e i Lavoratori Dipendenti hanno il dovere di rispettarlo e farlo rispettare.

SOMMARIO

ART. 1 – PREMESSA

ART. 2 – DISPOSIZIONI GENERALI

ART. 3 – EMBLEMA ASSOCIATIVO

3.1 – Descrizione 

3.2 – Modifiche 

3.3 – Utilizzo 

ART. 4 – BANDIERA E STENDARDO ASSOCIATIVO

ART. 5 – ATTIVITA’ SOCIALE

ART. 6 – I SOCI

6.1 – Requisiti

6.2 – Categorie

ART. 7 – PRINCIPI GENERALI E NORME DI CONDOTTA (DIRITTI)

ART. 8 – PRINCIPI GENERALI E NORME DI CONDOTTA (DOVERI)

ART. 9 – PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI

9.1 – Richiamo verbale

9.2 – Richiamo scritto/Diffida ad opera del Consiglio Direttivo 

9.3 – Sospensione temporanea

9.4 – Ammenda in denaro

9.5 – Esclusione/Espulsione

9.6 – Il contradditorio

ART. 10 – PERDITA DELLA QUALITA’ DI SOCIO

ART. 11 – ORGANI SOCIALI

11.1 – L’Assemblea dei Soci

11.2 – Il Consiglio Direttivo (C.D.)

11.2.1 – Norme generali

11.3 – Il Presidente

11.4 – Il Collegio dei Revisori dei Conti (C.R.C.)

11.5 – Il Revisore Legale (R.L.)

11.6 – Il Collegio dei Probiviri (C.P.)

11.7 – Il Vicepresidente

11.8 – Il Segretario

11.9 – Il Tesoriere

11.10 –  Il Direttore Sanitario (D.S.)

11.11 – Requisiti per candidature alle elezioni

11.11.1 – Norme generali

11.11.2 – Modalità per lo svolgimento delle votazioni e nomina degli eletti

ART. 12 – STRUTTURA DELL’ORGANIZZAZIONE

12.1 – Responsabile Turni di Servizio 

12.2 – Responsabile Segreteria 

12.3 – Responsabile Divise e D.P.I. 

12.4 – Responsabile Parco Auto

12.5 – Responsabile Formazione/Aggiornamento

12.6 – Responsabile Postazione 

12.7 – Responsabile Protezione Civile

12.8 – Responsabile Materiale Sanitario 

12.9 – Responsabile Sistema Informatico, Propaganda ed Informazione

12.10 – Dipendenti

12.11 – Rapporti tra Dipendenti e Soci

ART. 13 – LA SEDE DELL’ASSOCIAZIONE

13.1 – Raccolta dei rifiuti

13.2 – Divieto di fumare

13.3 – Videosorveglianza

ART. 14 – UTILIZZO STRUMENTI PRESENTI IN SEDE

ART. 15 – SICUREZZA PERSONALE

ART. 16 – REGOLE GENERALI COMPONENTI L’EQUIPAGGIO DEL TRASPORTO E SOCCORSO

16.1 – Controllo dei mezzi e dei materiali sanitari 

16.2 – Ruoli operativi

ART. 17 – PROTEZIONE CIVILE

ART. 18 – DIVISA SOCIALE

18.1 – La divisa per il ruolo sanitario

18.2 – La divisa per il ruolo di Protezione Civile

18.3 – Regole generali

ART. 19 – RIMBORSO SPESE

19.1 – Ammissibilità

19.2 – Soggetti aventi diritto

19.3 – Spese rimborsabili

19.4 – Utilizzo mezzo privato: criteri di calcolo

19.5 – Note

19.6 – Documentazione da presentare da parte del Socio

19.7 – Controllo ed erogazione dei rimborsi

ART. 20 – AGGREGAZIONE ED INTEGRAZIONE

ART. 21 – SERVIZIO DI REPERIBILITA’

ART. 22 – NORME DI RINVIO

ART. 23 – NORME PARTICOLARI

ART. 24 – MODIFICHE ED AGGIORNAMENTI

ART. 25 – NORME TRANSITORIE

Convocazione Assemblea Ordinaria dei Soci (agli atti)

Delibera di approvazione Assemblea dei Soci (agli atti)

Sottoscrizione del Regolamento Interno da parte dei Soci (agli atti)

Per offrirti un servizio migliore usiamo anche cookie di terze parti. Per cambiare le impostazioni clicca qui. Continuando la navigazione autorizzi l’uso dei cookies.